PROGETTI

Pet therapy

La Pet Therapy è una modalità di ricerca del benessere della persona attraverso la relazione con gli animali. Le attività possono essere tarate sui bisogni degli ospiti o del gruppo. Alcune sono studiate per calmare, altre per stimolare e stupire; tutte favoriscono l’autostima dell’ospite e, più in generale, migliorano l’umore della persona. La Pet Therapy è attiva presso la Casa Valdese delle Diaconesse, il Rifugio Re Carlo Alberto e l’Asilo dei Vecchi.

Brainer

Una vera e propria ginnastica per la mente che ha l’obiettivo di potenziare, mantenere e recuperare le capacità cognitive. Tramite l’utilizzo di un software specifico che propone agli ospiti esercizi di stimolazione cognitiva, la neuropsicologa di struttura studia piani personalizzati di terapia, specialmente per soggetti affetti da disturbi neurocognitivi. Il progetto Brainer è attivo presso la Casa Valdese delle Diaconesse, il Rifugio Re Carlo Alberto e l’Asilo dei Vecchi.

Animazione corale

Un vero e proprio viaggio nel passato musicale di ognuno, andando a toccare quel preziosissimo e immenso repertorio, che è tipico della nostra penisola, con tutte le tradizioni contadine, regionali e folkloristiche tramandate oralmente in un primo tempo, radiofonicamente e discograficamente in un secondo. L’animazione corale è attiva presso il Rifugio Re Carlo Alberto.

Progetti intergenerazionali

Il Rifugio Re Carlo Alberto collabora da anni con l’Asilo nido intercomunale di Torre Pellice con il progetto RADICI E FUTURO, con la scuola elementare, la scuola domenicale di Luserna San Giovanni e con il Liceo Valdese di Torre Pellice. Obiettivo del progetto è creare una connessione tra generazioni che sia vantaggiosa e arricchente per entrambe.

Progetto "Adulti in difficoltà"

Il progetto è attivo sul territorio ed è rivolto a persone che attraversano una situazione di fragilità e vulnerabilità sociale, con necessità di uscire da situazioni di crisi; si sostengono percorsi personalizzati utili all’attivazione di risorse per riprogettare insieme nuovi scenari di vita possibili volti al superamento della condizione di difficoltà e al raggiungimento dell’autonomia personale. È progetto del Servizio Adulti e Territorio.

Vengo io da te

SERVIZIO DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ

Gli interventi sono rivolti a persone anziane autosufficienti e non, persone con disabilità, persone affette da patologie e alle loro famiglie per sostenerli a rimanere nella loro abitazione. Il servizio comprende assistenza alla persona presso il loro domicilio. È progetto del Servizio Adulti e Territorio in collaborazione con la Cooperativa Intessere di Torre Pellice.

PROGETTO PROTEZIONE FAMIGLIE FRAGILI IN AMBITO ONCOLOGICO

Un progetto, voluto dall’ASL TO3 su indicazione della Rete Oncologica Piemonte Valle d’Aosta, che mira a costruire una rete di supporti psicologici, sociali, educativi ed assistenziali, mirati al sostegno delle famiglie fragili che affrontano l’esperienza della malattia tumorale sia direttamente che indirettamente. E’ rivolto alle famiglie che vivono in situazioni di fragilità per la quale si intende: presenza di bambini o adolescenti; di altri membri colpiti da patologia organica, psichiatrica; da disabilità e/o grave disagio; da tossicodipendenze; l’appartenenza a nuclei ristretti e famiglie con recenti esperienze traumatiche o di lutto.

È progetto, a cura del Servizio Adulti e Territorio, si sostiene grazie a donazioni e raccolta fondi

SOCIAL HOUSING A TORRE PELLICE E PROGETTI ABITATIVI A PINEROLO

Un sostegno che oltre a fornire l’accoglienza in una casa, comprende l’erogazione di un servizio ìper persone in condizioni di emergenza abitativa temporanea. Il supporto è volto anche a far riacquisire l’autonomia occupazionale attraverso supporti educativi finalizzati alla ricerca del lavoro in collaborazione con il Servizio di Avviamento al Lavoro. È progetto del Servizio Adulti e Territorio.

Logopedia

L’intervento logopedico si occupa di elaborare il bilancio logopedico, in seguito ad un’accurata valutazione focalizzata sull’individuazione dei prerequisiti alla comunicazione e, in seguito, ai vari livelli linguistici.

Gli interventi si basano sull’attività terapeutica di abilitazione e riabilitazione della comunicazione e del linguaggio, verbale e non verbale. Possono essere proposti ausili comunicativi anche in collaborazione con gli operatori specializzati in Comunicazione Aumentativa Alternativa. È progetto attivo presso il Bum Centro Autismo.

NEUROPSICOMOTRICITÀ

L’intervento neuropsicomotorio si occupa di valutare, sostenere e riabilitare lo sviluppo motorio, inteso sia nel senso stretto delle abilità nello sviluppo del controllo del movimento, sia di tutte quelle capacità relazionali e cognitive che sono mediate, espresse ed apprese attraverso il movimento. Questo in particolar modo nel bambino piccolo e con diagnosi di disturbo pervasivo dello sviluppo, dove queste aree sono strettamente interconnesse nel processo di crescita. La neuropsicomotricità mira ad essere un approccio integrato che in un’unica proposta e sezione di gioco mantiene correlati i piani dello sviluppo delle abilità nella pianificazione e nell’esecuzione del movimento, la promozione delle capacità relazionali e lo sviluppo cognitivo e del gioco. È progetto attivo presso il Bum Centro Autismo.

COMUNICAZIONE AUMENTATIVA ALTERNATIVA

La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) è l’insieme di conoscenze, tecniche, strategie e tecnologie che si attivano per facilitare la comunicazione e l’espressione dei propri bisogni nei bambini/ragazzi con difficoltà comunicative temporanee o permanenti.
L’intervento di CAA tende a sostenere e a migliorare la comunicazione, sia recettiva che espressiva, dando strumenti e suggerendo tecniche o strategie per ampliare e cogliere le opportunità di partecipazione del bambino/ragazzo alla sua vita quotidiana, dal punto di vista comunicativo e sociale, limitando la sensazione di isolamento della persona.
L’intervento si propone di far emergere e di strutturare in modo efficace le modalità comunicative esistenti e, in alcuni casi, di fare ponte verso un eventuale successivo sviluppo del linguaggio verbale e della letto scrittura.
Gli interventi di CAA vengono strutturati su progetti redatti dagli educatori del servizio tenendo conto delle specificità dei singoli utenti  e coinvolgono famiglia, neuropsichiatri, fisioterapisti, logopedisti, educatori, psicologi, insegnanti. È progetto attivo presso il Bum Centro Autismo e l’Uliveto.

SNOEZELEN

Snoezelen è la fusione di due parole olandesi, “snuffelen” (cercare, esplorare) e “doezelen” (rilassarsi)  ed indica una tecnica terapeutica riabilitativa che utilizza un approccio multisensoriale. Snoezelen stimola e nello stesso tempo rilassa.
È uno spazio, un mezzo di stimolazione, uno strumento relazionale, un’esperienza intima. Si avvale dell’utilizzo di una stanza multisensoriale, un ambiente tranquillo in cui accompagnatore e accompagnato hanno la possibilità di instaurare e potenziare una comunicazione relazionale non verbale.
Ha come obiettivo il rilassamento cercato attraverso il risveglio di tutti i sensi della persone e l’incontro attraverso l’utilizzo di possibilità comunicative che vanno al di là dell’espressione verbale. È progetto attivo presso il Bum Centro Autismo, l’Uliveto e la Casa Valdese delle Diaconesse.

MUSICOTERAPIA

La musicoterapia favorisce l’interazione sociale, la comunicazione, i movimenti e una maggiore flessibilità degli schemi di azione. Attraverso scambi significativi con un terapeuta diplomato gli utenti possono ampliare e modulare il livello di auto e co-regolazione emozionale esplorando nuovi canali espressivi e comunicativi. È progetto attivo presso il Bum Centro Autismo e il Rifugio Re Carlo Alberto.

PROGETTO SIBLINGS

Percorso di intervento per fratelli e sorelle di bambini con disturbo dello spettro autistico che consente ai fratelli neuro tipici di sperimentarsi in uno spazio di accoglienza e conoscenza prestando attenzione alla propria condizione di siblings. Il contesto nel quale si svolgono gli incontri è uno spazio giocoso nel quale condividere esperienze legate all’importante ruolo che ricoprono nella vita dei loro fratelli valorizzando le risorse che ogni siblings porta con sé. È progetto attivo presso il Bum Centro Autismo.

Ortoterapia

L’attività di orto e floricoltura consiste nel lavorare la terra, coltivando ortaggi, sementi e fiori. Stimola l’anziano all’azione, al recupero e al mantenimento delle abilità manuali residue, favorendo il lavoro di gruppo e procurando, soprattutto, uno stato di benessere.
Il progetto è stato attivato per rispondere alle richieste degli ospiti delle Case: molti infatti prima di entrare in struttura erano soliti curare il proprio orto o giardino. È progetto attivo presso l’Asilo dei Vecchi, Rifugio Re Carlo Alberto e la Casa Valdese delle Diaconesse.

KINAESTHETICS

Kinaesthetics significa “arte/scienza della percezione del movimento“. Si tratta di un approccio alternativo al movimento della persona che parte non dagli handicap ma dalle risorse a disposizione, concentrandosi sull’ascolto del proprio corpo, del proprio movimento e del movimento con l’altro/a. Gli operatori dell’Uliveto, che sperimentano questa esperienza in prima persona, si pongono l’obiettivo di sviluppare ed utilizzare in modo efficace le competenze residue degli ospiti in modo tale che essi possano non soltanto ricevere cure in modo passivo ma essere il più possibile protagonisti dei movimenti che quotidianamente li coinvolgono. Tutti gli operatori della struttura hanno ricevuto una formazione di base Kinaesthetics. È progetto attivo presso l’Uliveto.
L’Uliveto inoltre gestisce il Centro Kinaesthetics: uno spazio di incontro rivolto al territorio, a persone con disabilità, anziani, operatori del settore e badanti che intendono approfondire e riflettere sui modelli di movimento applicati alla vita quotidiana. È attivo presso due sedi, una a Torre Pellice presso il centro diurno CIAO e l’altra a Pinerolo presso il centro diurno GEA.

RACCONTAMI UNA STORIA

Il progetto nel 2018 nasce dalla volontà di alcuni operatori che mira ad iniziare un cammino territoriale verso l’incontro tra le generazioni. Il progetto prevede un ciclo di incontri dove gli anziani ospiti della struttura, il sabato mattina, raccontano o leggono storie ai bambini del territorio che, in quell’occasione, entrano e usufruiscono degli spazi che quotidianamente sono “solo” degli ospiti dell’Asilo. Dopo la lettura, l’animatrice della struttura conduce ospiti, bimbi e famiglie in attività che stimolino l’incontro della nuova e della vecchia generazione.